Bologna, 1 gennaio 2000
Di fronte ad una società in cui tutto sta cambiando rapidamente, ci chiediamo quale futuro potrà avere una realtà di servizio come il Rotary.
Molti aspetti di quell'universo che ha visto nascere e crescere i nostri Club sono mutati.
Nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito all'evoluzione della tecnologia, ai mutamenti degli aspetti economici e politici mondiali, al modificarsi delle strutture sociali, all'indebolimento dei valori tradizionali. Abbiamo altresì constatato che lo sviluppo tecnologico talvolta non è accompagnato da un adeguato progresso civile, facendo paventare l'avvento di uno specialismo così esasperato da far perdere di vista i valori umani.
Il Presidente internazionale Carlo Ravizza dice testualmente "nonostante questa realtà, è rimasto nel Rotary un considerevole numero di soci ancora profondamente attaccati alla tradizione, restii a prendere atto del mutato paesaggio in cui il Rotary ogni giorno deve agire" e prosegue "quale risultato di questo atteggiamento da trincea la nostra Associazione ha perso il passo con i tempi". Parole forti e stimolanti, sulle quali tutti noi dobbiamo riflettere traendone le conseguenze. La nostra guida è il monito presidenziale "Abbiate il coraggio di cambiare per prenderVi a cuore il futuro del Rotary ed assumere un ruolo attivo nel processo di cambiamento".
Ci troviamo di fronte ad una svolta critica nella storia del Rotary ed a tutti noi spetta il compito di evolvere e migliorare adattandoci alle nuove condizioni: per far ciò occorre rinnovarsi senza snaturarsi, adeguarsi alle nuove esigenze della società con una azione efficace e flessibile senza nulla rinnegare del passato, impegnarsi in prima persona al servizio della comunità locale ed internazionale per affrontare le sfide del nuovo millennio.
Con l'augurio di buon Rotary 2000.
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